Monday, February 23, 2009

Primavera, frittelle, sole

Ieri era una di quelle domeniche di fine inverno che c'è ancora più di un metro di neve su in valle e devi stare attento a dove cammini che ti può cadere un quintale di ghiaccio dal tetto, ma la senti e la vedi la primavera -cielo azzurro intenso, l'aria che non è più così pungente- e io mi delizio perchè la mia mamma che ne ha viste tante non si fa mettere paura dalla puzza di fritto, dagli schizzi e dal tempo che ci vuole, e anche se l'hai avvisata solo alle dieci ti mette su due impasti da frittelle che sono una bomba, le frittelle di mele e i "poet-dai-monghi".

Io so che ne avrò la nostalgia per sempre, di queste frittelle impolverate di zucchero, quasi come me oggi...

Friday, February 06, 2009

Rientro

Rieccomi.
Ogni tanto il blog rimane in fondo ai miei pensieri, soprattutto quando le cose che vorrei dire non le voglio dire, tipo adesso che non so bene cosa sia la mia vita nel riassestarmi post Francesco.

Magari provare a scrivere mi aiuta.

Tuesday, September 16, 2008

Buonultima

Luca mi sta procurando i film della scorsa stagione.
Un po' random e non si accettano ordinazioni, quindi becco quel che arriva.

Settimana scorsa, "Tutta la vita davanti", il solito Virzì che non delude mai.



Ieri sera, "Sex and the city".
Grandi domande di una che non ha mai guardato il telefilm:
1) perchè Carrie si spatascia dietro a Mr. Big, che sembra un bolso sessantenne agli ultimi colpi?

2) perchè i mariti di Charlotte e Miranda sono così terribilmente brutti, mosci e insulsi?

Alla grande

Cioè, non mi pare vero.
Mi sembra quando avevo diciassette anni (it was 1989, my thoughts were short my hair was long, come canta kid rock in quello che è -sono d'accordo con l'ing.- la hit dell'estate, tamarra fin che vuoi ma che si appiccica come crema solare...) e, dicevo, bigiavo scuola per accoccolarmi nel tepore della sala grande della biblioteca di Novara (si ok, un po' diverso da kid rock, ma poi l'estate più o meno finiva così...).

Infatti adesso sono in biblioteca.
Sola, in silenzio, con una connessione della stramadonna, che non ci sono più abituata e mi sto facendo indigestione di arretrati.
Con un venticello fresco nella schiena, e una pigna di giornali da leggere che mi aspettano sul tavolo.
E con addosso quel torpore piacevole del dopo piscina, quell'odorino di cloro e bagnoschiuma nei capelli...ahhhh come sto bene!








Già, Cecco va all'asilo.
Il mio cuore di mamma vantona batte forte per questo ciospetto che oggi ha la maglia con l'alce verde, e che si tuffa a bomba nella vasca delle palline appena varchiamo la porta.
E' solo il secondo giorno, ma è bellissimo!
(e ancora più bello tra un'ora, che lo riabbraccio)

Monday, June 16, 2008

Mammina*, io?

Stazione Centrale Ammazzare Subito.

Weekend piovosissimo e solitario in valle, per fortuna mi sono portata su Patrimonio di Philip Roth che mi piace, anche se sono solo alle prime pagine visto che lo leggo sbilenca mentre nutro il pupo prima di andare a letto. Dio se è scomodo legger ementre si nutre.

Mi sono bevuta invece avidamente questo Scerbanenco rubato a mio cugino, incrociato un piao di volte in vita mia (Scerba, non mio cugino) ma mai approfondito, e invece stavolta complici quei marpioni degli Afterhours che ho sentito da Linus me loleggo e orpo!
Secco secco, asciutto asciutto, questo ti scodella storie viscide di gangster lumbard e signorine della mala, atmosfere da film anni '70 e forse un po' da giornalino di serie B...Bellissima quella dei sadici del Piccolo Hotel, e quella della vendetta sul capitano SS, e quella della Signora PUzza chiusa nel freezer delle sogliole dal gigolò, e quella dell'ex carcerato sistemato bene che si lascia tentare da un colpo facile facile, e la sua mogliettina incensurata che capisce tutto con la disperazione dell'impotenza verso chi ami che viene fuori dalle righe...


(*l'asterisco è per la Nico, che se mi vedeva appallottolata sul divano a leggere Scerbanenco cullando il mio ninin dalle guance di rosa forse le veniva da ridere...)

Monday, May 19, 2008

Quotidianità

La tastiera è bloccata perchè certe cose come fai a scriverle, anche se sono stemperate in una quotidianità che alla fine potrei definire quasi serena, in un'altalena tra momernti felici e disperati che ti spezza il fiato.

Sabato mattina diluviava, faceva freddo, alle 10 era ancora buio, Cecco insonne. Insomma, non era la mattina giusta. Ho fatto colazione con la mia ziona crapa pelata che per dieci minuti non ha fatto che ripetere il mantra che "nessuno guarisce dal cancro, quando hai il cancro sei finito, non c'è nessuno che si salvi". Ad libitum. La capisco, ha bisogno di sfogarsi e di lasciarsi andare un po', è dura lottare quando tutti, in buona fede, ti dicono che va tutto bene, che guarirai, che il problema non esiste.

Ma l'avrei annegata nel caffelatte.
Il cancro di una persona che ami ti spiazza, ti blocca, non sai più come prenderla, la soffocheresti di dolcezza oppure l'ammazzeresti quando si autosconfigge. E alla fine non dici niente, finite il vostro caffelatte e andate a vivere un'altra giornata, che da vivere ce n'è ancora. Si fa una torta, si gioca con questo bambino che ride il sorriso inconsapevole di chi non conosce dolore.

Odio il cancro.
Mi sento così merdaccia a pensarlo adesso, io non ho il cancro.
Io non posso permettermi di essere incazzata, nonme ne sento il diritto, è come se le rubassi la SUA incazzatura: come potrebbero essere paragonabili le nostre sensazioni?
Però lo odio. E adesso che è parte di lei, odio una parte di lei.
Tifo per la chemio, che lo ammazzi fino in fondo.
Il cancro.

Tuesday, April 22, 2008

Del perchè latito

Perchè mi faccio noia da sola, ho un pensiero solo in testa di cui riesco a scrivere, e quel pensiero ancora non mi sono stancata di coccolarmelo...

Poi in realtà no, il mio pensiero grande ha una corolla di pensierini intorno, e quindi vivo abbastanza in corsa, forse in corsa lenta, pensando avanti.
Per esempio, che sto facendo un piccolo lavoro per MM, e io quando lavoro per MM sono felice perchè circondata di bellezza, grazie MM.
Per esempio, che ho qui sottomano una cartolina elettorale del PD che me la sono tenuta da parte perchè prima o poi ci devo scrivere un post, sulla tristezza che mi ha fatto riceverla, brutta e malfatta com'è (no, questo non è pensare avanti, ma lo volevo scrivere).
Per esempio, che ho trovato qualche amica spingendo il passeggino, e che sono entrata in un gruppo di genitori barricaderi qui in paese, ed è tutto un fare e disfare sull'attivare qualche servizio in più per i piccoli in questo paese di vecchi.

Non che manchi un po' di stanchezza dei ritmi lenti e delle solite cose,ma di questo non ho tempo di scrivere, mentre ogni tanto mi sveglio di notte con in testa pensieri sulla sorpresa di quanto è bello prendersi cura di un bambino, uno che ti spalanca un sorriso enorme quando lo prendi tra le braccia, uno che allunga il suo piccolo collo per prendersi un bacio, con una purezza istintiva che per un'eterna insicura d'amore come me è manna.

Dio, che miele.
La prossima volta parlo del PD, va.
;-))

Wednesday, March 19, 2008

E anche io...

...ho in testa un progetto!

Vento di primavera

Mi sono messa qui con in testa uno dei soliti post a forma di elenco,questa volta un elenco delle cose negative e di quelle positive di questi miei ultimi tempi, visto che è un po' che non scrivo e di cose ne succedono sempre tante.

Poi mi è venuto un po' da ridere e un po' da piangere, perchè tra le cose negative sono riuscita a mettere solo che ho un culo (leggasi: natiche) enorme e che ho preso 800 euro di multa non ho ancora capito per cosa, mentre tra le positive ci metto la ziona che è in chemio ma ieri è uscita a passeggiare e dio solo sa quanto le è costato, ci metto sempre la ziona che sta male ma ha un progetto nuovo, e dio solo sa come cacchio fa a essere così progettuale. Metto che ieri sono andata su da loro e per la prima volta da mesi c'era un po' di futuro che si infiltrava dentro alle nostre parole, come un venticello di primavera alla finestra.

C'è che Francesco ha visto il mare, e soprattutto l'ha sentito, e quel suo tirare su la testa a carpire quel rumore nuovo e forte mi ha riempita di orgoglio.

C'è che forse se riesco a mantenermi su questo mood, a pensare che il peggio sono il culone e le multe, e il resto è solo cammino che facciamo, e ognmi metro è una conquista e un guadagno, forse va bene.

Thursday, February 21, 2008

Forse, ma anche

...riuscirò mai a far tornare il blog in una dimensione meno francescocentrica?
Forse, ma anche no.
In fondo, è così bello in francescocentrismo...


Vado, mi chiama.
Con una vocina irresistibile.

A te

20 febbraio
...sostanza dei giorni miei

Sabato di febbraio

Poi ci sono questi momenti, questi sabati pomeriggio (e chissà quando pubblicherò, internet va e viene…) ancora invernali ma non troppo, lo vedi dalla luce, Lu è uscito in bici, io e France abbiamo scaricato gli Smiths e Jovanotti da iTunes per il nuovo ipodino nero che è tutto da riempire per le nostre passeggiate, e intanto sbirciamo il forum della Nikon perché sembra proprio che siamo in attesa di una nuova reflex (vacche grasse, in questo periodo, o almeno ci illudiamo che sia così…).

C’è silenzio, lui sta qui in braccio a me e guarda le mie dita di una mano sola che scrivono, e poi andremo sul divano a fare un po’ di nasi-nasi prima di provare a dormire, e poi arriverà Lu e andremo a prendere il latte da Eataly perché è il posto migliore per svagarsi un po’, allattare e fare la spesa contemporaneamente.

E’ sabato pomeriggio, c’è un silenzio perfetto.
Il resto è lontano.