Thursday, July 26, 2007

Ultime due settimane prima del Lower East Side

Fa niente se sono di corsa.
Fa niente se persino per gli SMS sto accumulando ritardi nelle risposte.
Fa niente se quelli di Chicago è da tre giorni che aspettano una telefonata.
Fa niente se domani devo andare in staff meeting a sorpresa e farmi interrogare come una scolaretta.
Fa niente se la TO DO LIST sul quaderno nero è lunga due pagine e per ogni cancellazione si aggiungono tre cose.
Fa niente se alle nove vado a letto senza cena perchè non ho neanche la forza di masticare.
Fa niente se riesco a telefonare alle amcihe solo mentre sono in bagno, se no non c'è tempo.
Fa niente se sto mandando a puttane un progettino collaterale che mi ispirava molto.

Sembra un elenco di lamentele da frustrazione pre-ferie, ma non lo è: per davvero, NON FA NIENTE.
Frega un tubazzo.
Vado avanti a chiappe strette, piccoli passi in salita, piccole soste per riprendere fiato, piccolissimi fiorellini di soddisfazione ogni tanto lungo il sentiero e più frequentemente grosse merdone in cui evitare di mettere il piede.

Ma oggi ho un appuntamento con te e non lo perdo per niente al mondo.
E tra due settimane esatte saremo al 179 di Rivington's street, Lower East Side: ti piacerà...

Wednesday, July 18, 2007

Il PM che vien dalla campagna...

Ieri il PM si è presentato, grazie a invito a lungo atteso, al Sancta Sanctorum: la palazzina centrale.
Dove tutto è foderato di broccato e velluto.
Dove non c'è ombra di polvere.
Dove si decidono le mganifiche sorti e progressive.

Primo momento di imbarazzo: il PM non azzecca la porta di ingresso.
Come il tempio d'oro dei sich ad Amristar, la palazzina si vede da ogni lato ma la porta non si vede. I guardiani sono mimetizzati con il muro di cinta. Il PM canna il parcheggio e deve espiare peregrinando a piedi sotto il sole terso delle 11 di un martedì di luglio, con il suo csarico di documenti e pc.

Il PM arriva a destinazione sudato come un pellegrino (appunto), e pure in lievissimo ritardo. Il PM spera che forse avranno pietà del pancione e gli offriranno una bottiglietta d'acqua: INVANO.

Ma siamo alla cerimonia: brevissima riunione a botta e risposta su temi architetturali, su cui il PM ha una nota allergia, con pezzi grossi grossi del pantheon.
Il PM non è più sudato (in palazzina mica risparmiano sull'aria condizionata): è terreo.
Ma forse riesce ad infilare un paio di risposte in linea con le aspettative e ad esprimerle in lingua architettural-albionica.

Segue epifania di Dio.

Momento di attesa.

Dio si manifesta in sala riunioni, benedice non senza un sadico momento di riflessione le scelte fatte, fa qualche domanda bastarda con fare innocente (il tutto ricorda al PM la cerimonia della cresima con il vescovo che faceva a tradimento le domande sul catechismo...mancava solo che alla fine si intonasse tutti insieme il te deum laudamus ra spire d'incenso), asserisce con il capo alle risposte, medita.

Il PM inizia a rilassarsi.
La cerimonia si conclude.
Dio si ritira nel tabernacolo.
I ministri del culto propongono di pranzare insieme.
Il PM ha fretta di tornarsene in campagna, ma ha anche fame.
Il PM accetta.

Il PM è uno scemo, non ha capito ch è un trappolone: lo fanno sedere a tavola di fronte a Dio (cacchio ma ditelo che viene anche Dio!) che lo impegna -mentre i ministri del culto chiacchierano del più e del meno in italico idioma- in un'estenuante conversazione a ruota libera sui massimi sistemi, dal manoscritto di Harry Potter al migliore ristporante di Domodossola all'accesso alle gallerie di Torino sotterranea.

Il PM capisce che ha un sacco di strada da fare.
Sotto il sole.

Tuesday, July 17, 2007

Ipnotizzati

La fatica dell'attore

Domenica di sole a picco, bambini, famiglia, sorrisi.
Pomeriggio in piazza ipnotizzati dal teatro -tutti- e da sei attori: sono i Faber Teater, lo spettacolo si chiama "Emigranti", un pugno di camzoni in yiddish, portoghese, francese, piemontese.
Una taranta.
Un valzer.
Un fiore rosso.
Un bacio.


Qui due MP3, Morena do mar è stupenda...

Ancora senza risposta

Relativamente alle "grandi domande della vita", all'alba di 2 mesi e mezzo dopo la domanda, e a 3 settimane dalla partenza, ancora non si intravedono risposte.


Bah.
Acquari...

Eh, sono soddisfazioni!

Son soddisfazioni, sono

La collezione di memorabilia reali è in crescita grazie a due pezzi vintage: la mug dell'incoronazione di Elisabetta II, e -udite udite- la tazzina da caffè del matrimonio del secolo!

Gongolation.




Oggi è THE DAY: dopo un po' di bizness con pezzi grossi verso le 14 dovrei arrivare stremata a capire se il contenuto della pancia è XX o XY...

Friday, July 06, 2007

Come vorrei avere i tuoi occhi...

Siiiii????

...spalancati sul mondo, come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene
senza rimorsi
o pentimenti

come vorrei avere da guardare ancora tutto
e ancora tutto da fare....


(e cito a memoria e sarà tutta sbagliata, scusi emerito autore)


I miei piccolini.
Sono troppo belli, me li mangerei un giorno sì e l'altro pure.

Do you feel loved??

Sì, quando mio cugino mi ruba la macchina fotografica e va a scattare un servizio fotografico del leone in un giorno feriale di giugno che serva farmi ridere placando la mia nostalgia nella distanza torinese.

Prodotto

Grazie Gianni..

Fenomenologia dell'incazzatura in me medesima

E' una cosa del 4 luglio ma io ormai sono in ritardoi su tutto, anche sull'aggiornamento del blog.

Quella mattina va che, in un contesto in cui ho un casino di cose da fare, di lavoro e non, arretrati, mail da mandare, doc da scrivere, devo anche andare all'inps e a fare esami,e l evacanze tutte da organizzare, e il dynamic duo che mi preoccupa, e sono sempre in macchina e la sera stramazzo di stanchezza, come sovrappiù viene convocata un'improvvida riunione anche piuttosto critica alle 8 in punto.
Dio santo, alle 8 in punto, me li sarei mangiati!

Quindi la mattinata parte con me che sibilo a Luca un bello "stronzo" ad altissima voce lasciandolo in stazione (ma neanche in stazione, l'ho scaricato con rabbia in mezzo al traffico alla rotonda) perchè ero in tremendo ritardo e secondo me era colpa sua (cioè sì, era chiaramente colpa sua che non si sbriga mai a scegliersi la camicia e le calze, ma anche io potevo disciularmi un po' prima solo che all'ultimo il vestito che pensavo di mettere non era asciutto e la camicia di scorta non mi entrava e insomma stavo per venire al lavoro in canottiera e alla fine ho una camicia che non mi si chiude davanti e mi sta da cani e la prossima volta giuro che preparo i vestiti la sera prima).

Dopo l'eruzione va così:
-i primi 5 minuti guido come Sochmacher pensando che appena finisce la riunione chiedo il DIVORZIO

-poi mi distraggo e riprendo la guida normale pensando che però stavolta ah no eh non gliela faccio mica passare liscia e non gli parlo più e visto che è senza macchina nenache lo vado a riprendere stasera che voglio proprio vedere cosa fa senza di me, quello stronzo

-poi passo un'ora a verificare languidamente sul cell se lui mi manda un sms DI SCUSE (no, non me lo manda)

-poi mi sorprende il pensiero che sono io che gli ho gridato "stronzo" alla rotonda sgommando via come sochmacher, forse forse forse non mi sono proprio comportata bene

-allora gli mando un sms di scuse, ma vergognandomi profondamente (non di chiedere scusa, ma di essere stata così fessa e teatrale e out of scope)

-lui mi risponde subito ridendo, gli è ormai noto che tiene moglie fessa

-io sono grata al destino che lui sia così tesoro e quasi quasi lo amo tantissimo e non fosse che non ho tempo andrei a prendergli un regalo (sì ch emi sono scusata, ma di fondo fessa resto...)