Il nostro sempre.

Ebbene, sono stanca morta.

Ieri sera c'era Bregovic in concerto, ma io ero stremata: è un segno di invecchiamento senza dubbio, ma è anche segno che sono presa da tante cose, telefonate fiume, penna che va su e giù dai fogli, telefonia e gastronomia, e soprattutto sogni, sogni e sogni.

E tutto ciò non c'entra niente con il lavoro.
Questa è la cosa più bella.

E domani è sabato, domani ci incarovaniamo con gli amici del nostro cuore, domani convergiamo da Torino da New York dalle risaie, da un salone di parrucchiere e dallo studio di un avvocato, da un campo di golf e dal politecnico, domani convergiamo al Leone.
I nostri amori dalle belle gambe saliranno in bici, noi ci chiacchiereremo in macchina per 150km.

Che quel tavolo con la polenta e toma sotto l'affresco del nonno sia il nostro sempre.
Mentre il mondo gira.
Anche se il mondo gira.