Tuesday, November 19, 2002

FINO A PROVA CONTRARIA
da Bruno Nacci (http://sabellifioretti.blogspot.com/)

Non più tardi di un paio di ore fa ho sentito con le mie orecchie un presidente del Consiglio che tuonava contro la magistratura dello Stato che egli governa. E un giorno sì e uno no, da sinistra e da destra, vedo e leggo turbe di ex e di neo qualcosa che vilipendono l'ordinamento giudiziario tirandolo di qua e di là. Non ultimo l'indecente abbraccio di tutti quanti a favore del detenuto Sofri. Sembra che più nessuno ricordi i principi del diritto, quelli che, fino a prova contraria costituiscono il fondamento della società. Come cittadino sono esterefatto. Ovvio che non so e non sono tenuto a sapere se Sofri abbia o non abbia ucciso il commissario Calabresi. Ovvio che non so e non sono tenuto a sapere se Andreotti sia il mandante dell'omicidio Pecorelli. Ma mi affido alla sentenza dei tribunali come all'unico criterio possibile di equità. E so bene che il verdetto di un tribunale non esprime necessariamente la verità. Allo stesso identico modo in cui una maggioranza qualsiasi in parlamento non detiene per ciò stesso il monopolio di quello che è giusto. Sono o erano considerazioni banali. La loro dimenticanza rischia di essere tragica.

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