altro fine settimana con chilometraggio illimitato, alla fine sono stati 1000 (di cui 850 macinati venerdì...).

molta fatica, ma anche belle cose viste, belle persone, progetti, impegni. il tutto, con la leggerezza di calvino.
e così denso che ho impiegato una mattinata a riorganizzarmi i pensieri.

stavo così bene.
ma ecco che come al solito senza preavviso e al di fuori da ogni convenzione internazionale, sono arrivati i bengala di mia madre.
un attacco in piena regola, sospetti su cosa faccio la domenica, e con chi, e io scema che invece di sbattere giù il telefono (come si fa a sbattere giù un cellulare? è un gesto impossibile) la ascolto.

io non sono degna di fiducia.
io la domenica come minimo mi faccio sei canne e trombo il vicino di casa. O forse il cane del vicino di casa.
che palle, siamo alle solite.
mia madre mi attribuisce energie erotico-sovversive che non ho (domenica trascorsa in tuta a lavorare sulle sudate carte, altro che...). e io so bene che mi lascio ferire perchè c'è una parte di me che la pensa come lei.

Quando è che cresce, questa donna?
Quando è che capisce che io esisto indipendentemente da lei, dalla famiglia, dal mio lavoro, da mio marito, da tutto?
Quando è che le si ficca in testa che la mia indipendenza da quanto sopra non preclude che io AMI quanto sopra?
Quando è che invece di vedermi attraverso un filtro illogico mi GUARDA per quello che sono veramente?

Cosa devo fare?
(lo so, non ascoltarla. SEMBRA FACILE.....)