Tuesday, April 12, 2005

Fanculo gli Who

Un pomeriggio di quando avevo diciassette anni e stavo a parlare al tavolino del bar dei miei dove facevo la cameriera estiva, con un trentenne che faceva l’annoiato villeggiante di Milano e che mi pareva Dio sceso sulla terra e incarnato in un paio di Converse All Star, dicevo, un pomeriggio di quando avevo diciassette anni confidai arrossendo al trentenne che nella vita mi sarebbe piaciuto fare “il critico”.
Il mio doveva essere un sogno con basi malferme, visto che a stroncarlo bastò una sua frase: “Ma se non conosci Tommy degli Who non puoi fare critica”.
Non conoscevo Tommy.

Siccome il trentenne lì non l’ho più rivisto e nel frattempo mi sono laureata in lettere classiche, ho venduto telefonini, scritto cataloghi, compilato capitolati, guardato negli occhi Michael Stipe, viaggiato dove potevo, ascoltato i dischi e letto i libri che riuscivo, e degli Who sinceramente non me ne importa nulla, eccomi: ritento il sogno di partecipare al catalogo della realtà.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home