Friday, December 09, 2005

Vagabondaggio canavese

Sono riuscita a incastrare la produzione di 1 kg di biscotti speziati tra tutti i progetti deragliati che mi assillano in questo momento, e che mi stanno facendo saltare il ponte.

La cuoca e i biscotti

Ieri abbiamo passato una giornata bellissima in visita agli zii canavesani, personaggi da sballo alle prese con la vigna, l'orto, la caccia, le api e il colesterolo.
Di tutto ciò si discute a tavola, mangiando zuppa di fagioli e cotenna "dal previ", pelle di maiale cotta per almeno 6 ore nella terracotta.

Lo zio giovanni ha scoperto dalle analisi di avere avuto un infarto, non si sa quando, non se n'è accorto.
Quando il dottore gli ha detto di non superare un bicchiere di barbera a pasto si è procurato un bicchiere da mezzolitro, e ha la coscienza pulita (1000 punti zio giovanni!).

Abbiamo poi fatto un giretto al cimitero più bello del mondo (ex-aequo con quello di Maimarà in Argentina), a Rocca Canavese, un cimiterino che è costruito come il purgatorio di Dante: una collina a gradoni concentrici in mezzo alla campagna, un posto piacevole, arioso, ordinato ma bizzarro, somma e contrario di tutti gli archetipi cimiteriali.

Sto diventando come mia madre, mi piace andare a vedere i cimiteri: sarà il caso di preoccuparsi?

Rocca Canavese

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