Hockneyzzazione di noi due
Ancora, da giovane una canzone come «Hemingway» non la capisci bene, perché ci sono pochissime parole, e allora, pensi, sarà una bella musica, però non è una canzone, perché non racconta niente; la giovinezza è il tempo delle parole, devi spiegare e dire tutto.
Poi impari che le parole sono un di più, di solito basta uno sguardo, una musica, e un «Et alors, monsieur Hemingway, ça va?», e hai detto tutto, non serve altro. Però devi esserci dentro. Sennò, ascolti la musica, te la godi, e aspetti che la vita ti aiuti a capire il testo.
(Gabriele Ferraris su La Stampa recensisce il Best Of di Paolo Conte).
Qunati anni abbiamo, oggi?
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