Spara Juri, sparala grossa.

Ma porca di quella buddanazza bastarda, come dice la mia amica sicula, una non fa in tempo a riacquistare la vista dopo avere fatto la pernacchia in un occhio (splendida definizione di PRK, made in cestozzi) che subito deve essere turbata da terribili notizie via tubo catodico.

Otto e mezzo, finalmente Ferrara si e’ rimesso la giacca dopo una settimana che faceva il programma con un osceno golfino verde, e poi stasera intervista Giovanni Lindo Ferretti, poeta dei miei vent'anni e del mio perduto amore, bello e puro come solo i profondamente brutti sanno essere, profondamente amato come solo i puri si fanno amare.
Un vecchio punkettone dignitoso, come di definisce lui.



Ebbene: sta francescanamente cantando le lodi al creatore, e questo ci puo' anche stare. E’ un poeta, descrive i suoi cavalli, stantuffi di energia in un’alba padana con la brina.

Ma adesso ha appena detto che ha votato Berlusconi.
Lo ha detto, lo giuro.

Domani vado a comprarmi il disco di Laura Pausini.