Tuesday, April 10, 2007

Spartani su marte

"Vite segnate dalla gloria, braccio e mano del Duce, uomini di fato intrisi, che soli videro l'onore di sentir scoccare l'ora del destino, un manipolo di eroi:
FECCHIA, il veterano della marcia su Roma e ora su Marte, vero eroe dei due mondi;
SANTODIO, il silenzioso soldato a cui dobbiamo queste strepitose riprese cinematografiche;
FREGHIERI, l'impavido atleta di mille imprese;
PINI, il cui sguardo ha sciolto i cuori di tante sognanti fanciulle;
e infine BARBAGLI, devoto molto più al Duce che alla sua stessa madre, la quale caldamente lo ricambia."




Retorico fino in fondo, senza vergogna e senza limite, ammantato degli ideali di patria e famiglia, "300" è uno spettacolo fantastico: praticamente il seguito di "Fascisti su Marte", grazie alla voce fuori campo che pare Guzzanti redivivo e mai un dubbio.
E grazie a questi spartani tutti d'un pezzo che non si vestono neanche quando nevica.

Siamo riusciti a stare seri fino alla prima inquadratura di Leonida adulto: la telecamera si alza a iunquadrare questo paio di gambone maschie e possenti, il mutandone di cuoio da colossal di cinecittà, il petto pieno di coraggio....e poi il volto......fiero, volitivo......praticamente il fratello dopato di Giobbe Covatta.
Da lì in poi l'abisso.

Assolutamente a-storico, è un fumettone di cappa e spada con una grafica stupendamente "ventennio"; unico brivido quello (autentico) dato dai parallelismi sugli alleati in Iraq, che fanno un po' paura.

I persiani da sempre si divertono di più.

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