Tuesday, December 07, 2004

Da El Calafate, Argentina

Finalmente in maniche corte, finalmente una doccia bollente, finalmente il sole, l'estate!!!!! Siamo arrivati a El Calafate, Patagonia, provincia di Santa Cruz, dopo 5 ore di bus su sterrato da Puerto Natales, Chile.

Ma cosa ci siamo lasciati dietro...il Paine è indescrivibile, nessuna mia parola puo' raccontarlo.
E' la Cappella Sistina delle montagne, maestoso nel suo esplodere da una pianura sconfinata.

Alloggiati nella squallida ma comoda cittadina di Puerto Natales, abbiamo fatto prima la classica escursione al Mirador Las Torres, 4 ore di salita e 19 km sotto gli scarponi per arrivare alla morena che si apre proprio alle basi delle torri.

Le bastardissime non si fanno vedere finche' non gli sei sotto, e quindi la fatica si accompagna alla paura che una nuvola, una nebbia, una pioggia nascondano quello che vuoi vedere.
Noi abbiamo avuto fortuna, il cielo era blu e il vento fortissimo ci ha aiutati non poco, anche nella salita.

Tornando, dal pulmino che ci riportava a casa abbiamo visto un puma.

Ieri un'escursione organizzata ci ha portati nel settore ovest del Parco, per vedere i Cuernos del Paine, guglie bicolori che sembrano appena dipinte, e la cascata Salto Grande che rovescia il Lago Nordenskjoll dentro il Lago Pehoe, e la Hosteria Pehoe sull'isoletta del Lago Pehoe, e poi FINALONE con gli Iceberg e il ghiacciao del Lago Grey.

Ma non so cosa le scrivo a fare queste cose: farei prima a dire che ho visto cose che non credevo di poter vedere con questi occhi.

La montagna mi ha sempre dato un senso di appartenenza e di meraviglia per l'appartenenza: cosi mi sento.

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