Thursday, September 29, 2005

Charlie e la fabbrica di cioccolato di Tim Burton

Non ho visto il film con gene wilder e non ho termini di paragone.
Mi piace molto Tim Burton, anche se non è il mio regista preferito.

Dunque.
Bel film, da vedere.
Però.

Però pur nella sua qualità alta, molto alta, l’ho trovato un po’ scontato: non manca nessuno degli elementi che firmano lo stile di Burton, ma manca quel guizzaccio geniale, la zampata d’autore, non so come spiegarmi meglio. Come un tributo che i grandi autori pagano al loro genio: le aspettative sono molto alte, ed è facile deluderle.

Sotto la superficie colorata e brillante, c’è una vena inquieta, una sensazione di freddezza che a partire dai denti perfetti di johnny depp e giù giù fino a molti particolari non ha nulla della fiaba rassicurante.

Come sempre, è un grande film di immagini, un gorgo di trovate, il personaggio di willy wonka è molto interessante e Johnny Depp in perfetta sintonia con l’immaginario di Burton, i caratteri sono carichi, enfatizzati, stilizzati, in una “irrealtà” che nella sua distorsione è molto realistica (vedi i bambinetti antipatici…veri, troppo veri).
Molto dolci alcuni personaggi di contorno (i nonnetti), una scena da applauso con gli scoiattoli, citazioni cinefile qua e la, bella la voce narrante di Arnoldo Foa, divertenti gli Oompa Loompa e le loro canzoncine.

Insomma, non gli manca quasi niente.
E quel quasi lo rende poco perdonabile a cotanto regista.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

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4:49 pm  

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