Monday, August 21, 2006

Il taxi in bolivia

PREMESSA:
Tu turista dollaruto cacci i soldi per farti prelevare da un taxi alle 7 in punto e portare da Potosi' a Sucre in 2 ore, che col pulman ci vogliono 3 ore e tu hai poco pochissimo tempo e vuoi vedere quella che ti hanno descritto come la Firenze boliviana.

SVOLGIMENTO:
Il taxi passa a prenderti in albergo all'ora pattuita, le sette (vabbe', per stamani si salta colazione). Bellissima macchina. Peccato che dopo averti caricato va diritto alla stazione dei bus e per 3 quarti d'ora cerca povera brava gente che voglia fare lo stesso viaggio (la povera brava gente non ne avrebbe nessuna voglia, ma praticamente il taxista la obbliga, credo per farci dispetto).

RISULTATO: alle otto meno un quarto sei ancora a Potosi, schiacciato su un taxi tra una distinta signora con bombetta e trecce nerissime che scoreggia a tutto spiano, la sua deliziosa figliolina che poi vomitera' per tutto il viaggio schiacciata nel baule (mamiiiii, quandddooo llegamosss?), e davanti un posto libero per raccogliere gente lungo la strada.

Riesci a partire a un certo punto solo perche' protesti col taxista, che per rappresaglia ti mette su un cd di musica pop boliviana a tutto volume (mi amor, esta es nostra segunda luna de miel, io te quiero per toda mi vida y jamas saro separata da ti ninguna puta te alontanera de mi amor suave y distinto.....).

Arrivi a Sucre dopo piu' di tre ore, incarognito. Decidi di tornare in autobus, e ci metti 4 ore per fare 130 km, per le mille varianti che l'autista fa in paesini e mercati per caricare ogni possibile clandestino e naturalmente ad ogni fermata salgono circa 20 venditori di humitas, tamales, papas fritas y bollitas, jugo de naranja e tutto quel che puoi desiderare, persino un promotore invasato dell'herbalife ci e' toccato.

Bolivia, stupenda.
PS: Sucre e' la firenze boliviana???
Seeeee, io sono Sharon Stone.

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