La sala azzurra
Venerdì sera siamo passati in fretta nella sala azzurra davanti alla torre.
Sette anni fa ci dormimmo la sera del concerto di Paolo Conte, io e la Simo vicine vicine, io avevo da poco incontrato Lu.
Ci abbiamo fatto cene con il pescespada nella cocotte ovale.
E un capodanno dopo l'Argentina.
E abbiamo visto sul divano blu la reunion dei Pink Floyd e non so quanto tour de france.
Ed è stata il modello per il colore dela mia sala azzurra.
E un punto di riferimento tante volte quando ero stropicciata e stanca.
Mi dispiace pensare che non la vedrò più, la sala azzurra.
Che sbiadirà o sarà ridipinta in qualche colore assurdo e sfumato da qualche giovane coppia senza idee.
Però è anche bello pensare che ci sarà una casa nuova, con voi sempre voi dentro.
E noi sempre noi, e la cocotte ovale, e Paolo Conte.
Più invecchio e più divento gozzaniana...
Socchiudo gli occhi, estranio
ai casi della vita.
Sento fra le mie dita
la forma del mio cranio...
Ma dunque esisto! O Strano!
vive tra il Tutto e il Niente
questa cosa vivente
detta guidogozzano!
Resupino sull'erba
(ho detto che non voglio
raccorti, o quatrifoglio)
non penso a che mi serba
la Vita. Oh la carezza
dell'erba! Non agogno
cha la virtù del sogno:
l'inconsapevolezza.
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