Monday, October 01, 2007

Answers from the great beyond...

Sabato mattina, tutto a un tratto dalla finestra piccola della cucina a Forno ho visto Luca in strada che trotterellava verso la macchina con una grande culla in bilico sulla testa.

E’ la culla che mio padre costruì nell’inverno 1967 per il suo primogenito.
E’ di legno, profonda, un pozzetto. Non so come le troveremo un materasso giusto: era stata costruita per il materasso spesso di “stram”, il saccone che si riempiva ogni ottobre con le foglie ben secche di ippocastano (non era una vita fa, è dove ho dormito anche io, nello stram che crocchiava: credo sia molto meglio del lattice).
Non è antica, non è neanche bella, forse.
Ma aggiunge una presenza che mi mancava.
Grazie papà, vorrei tanto che tu potessi vederci, in autostrada a fare grandi discorsi, con la tua culla schiacciata in macchina tra scatoloni di lenzuolini e una copertina bianca e azzurra che la zia Nin ha fatto per futuri pronipoti che non avrebbe mai visto e che mia madre tira fuori da un cassetto profondo.

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