Saturday, December 18, 2004

Troppe mutande - pochi libri

appunti per il prossimo viaggio: agnez, inutile portare 15 mutande a testa se si viaggia in un paese civilizzato dove scarseggia la carta igienica ma c'e' una lavanderia a ogni angolo.
Meglio piuttosto portare`piu' di due libri se i trasferimenti in autobus superano le 60 ore complessive, e quelli in aereo le 30.

Letti:
"Quando abbiamo smesso di pensare" di Irshad Manji (che Allah mi perdoni se ho cannato il nome): all'inizio irritante, poi divertente e interessante, la tipa mi sta simpatica. Speriamo sopravviva a quello che ha scritto.

"Santa Evita" di Eloy Tomas Martinez, comprato al supermarket pensando di avere in mano una biografia di Evita, e' invece ña biografia-agiografia del suo cadavere. Scritto da Dio, bello lungo e corposo, ottimo per lunghe ore di silenzio tra le nuvole.

Ri-letto
"Le irregolari" di Massimo Carlotto -non ho ancora capito cos'e' che non amo di Carlotto, e cosa invece mi piace della sua scrittura. Questo librino pesante e doloroso ha delle pagine che strapperei, e altre che metterei in cornice.


Shopping:
Una coperta Quechua di lana di lama, fatta al telaio nella puna vicinoa San Antonio de Los Cobres, tinta con la terra, morbidissima.

Un tappeto andino preso nel botteghino piu- puzzolente di Tilcara, nella Quebrada de Huamahuaca.

Cinque "llamiti", i miei preferiti, in origine un regalo per i miei piccolotti ma sono troppo belli nonso se riusciro- a separarmene.


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