Friday, October 19, 2007

Il Mo...

..noi ragazzetti lo chiamavamo così, questo signore schivo che per tanti inverni si è seduto a tavola con noi la sera, e noi aspettavamo il momento giusto per incastralo, perchè se gli facevi la domanda fatta bene -e ti riusciva solo ogni tanto, di fargliela bene- allora lui partiva con un racconto che valeva dieci film.

Stagione fortunata, e non ce ne rendevamo conto, che è il bello di quando sei ragazzo e ogni tesoro ha un valore assoluto, non importa se condiviso o no.
E quante ce ne ha raccontate, il Mo.
Il racconto del capitano Massud, il leone del Panshir.
Il racconto dell'uomo semaforo, in Bolivia.
Il racconto del treno del sale in Messico.
Il racconto dell'incidente, in Kuwait.
Il racconto di un plotone pronto ad ammazzarti, in Bosnia.
Il racconto dei Beatles a Londra.

Ieri sono andata a sentirlo presentare il suo nuovo libro da Feltrinelli, il Mo è sempre lui, che quasi non lo noti nel suo aspetto di sempre, forse un po' stanco e triste per la consapevolezza di essere uno degli ultimi della sua razza, di un giornalismo che non esiste più; ma quando inizia a raccontare gli si accendono gli occhi, azzurri.
Si sente ancora il guizzo e il gusto della parola.
Si sente che c'è una storia che vale la pena ascoltare.

Per me, come un viaggio nel tempo.
Grazie Ettore per il tantissimo che mi hai dato.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

conosci ettore mo?!?!
hai cenato con ettore mo?!?!
invidiaaaaaaaaa
nico

4:57 pm  

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